8 giugno 2023. 51
7 giugno 2023. Nelle ultime notti, Emma sorprende per i suoi esercizi di stile che l'approssimano a Morfeo. In chiave diversa dalle esigenze di Raimond Queneau che utilizzava costruzioni enigmistiche, retoriche o si avvaleva di linguaggi settoriali, quando non di gerghi o lingue maccheroniche (di cui anche Lei è una eccelsa testimone praticante) per raccontare la stessa storia di un distinto parigino alle prese con un bus affollato, gente che spintona ed un bottone sciancrato. Emma ha una sua particolare visione, sempre diversa dell'ultimo istante prima di abbandonarsi al sonno ristoratore. Qui di seguito la serie:
5 giugno 2023. Cosa accomuna e cosa differenzia un collezionista compulsivo, un cleptomane ed un ladro? La resistenza all'impulso irrefrenabile certamente è un primo elemento di unità e non di differenziazione. All'impulso i 3 casi patologici non rispondono. Obbediscono tutti all'ordine che scatta perentorio nel cervello ed effettuano l'acquisto secondo un elemento differenziale: Il collezionista spendendo anche ingenti capitali incurante del valore assoluto ampiamente superato nel gesto d'acquisto. Il cleptomane non riconnettendo alcun valore all'oggetto ghermito, poichè anche l'appropriarsi di quello che ne è privo è ininfluente rispetto all'effetto emozionale amplificato che si ha al compimento dell'atto illecito. Il ladro infine dando grande importanza al fatto che un valore debba pur averlo (in quest'ultimo caso una ulteriore differenza si potrebbe fare tra un ladro di galline ed un provetto Arsenio Lupin, tra i quali si potrebbe anche allocare in mezzo un Robin Hood, ma non esageriamo nelle distinzioni fuorvianti).
31 maggio 2023. Il pescatore.
Niente. Copertina fresca. Niente copertina. Cuscino. Cuscino in verticale. Piumino.
Piumino senza pieghe. Piumino senza cuscino. Niente piumino. Niente di niente. Copertina del Gruffalo. Cuscino. Niente copertina del Gruffalo. Copertina di Bastoncino. Niente copertina. Rilancio sulla copertina del Gruffalo. Eco di Ronf Ronf Ronf.
La differenza può perciò stare nella misura degli anni di galera che sottendono il singolo operato.
Ci si potrebbe chiedere se possano coesistere le tre condizioni di malattia (sic!) nella stessa persona, dato che, fatto non scontato, a volte capita di non avere sufficiente denaro, il che impedisce al collezionista di potere soddisfare l'impulso insopprimibile, trasformandolo in modo larvale in un impotente cleptomane preda di un sentimento non comprensibile sulle prime che, nella reiterazione del gesto anche in momenti diversi della propria esistenza, e soprattutto, nell'innalzamento del valore di ciò che si sottrae non onestamente, tramuta il compulsivo clepto-collezionista in un patentato ladro... di galline.
Questa premessa mi serve per riferire dei fatti accaduti soltanto ieri alla edizione pre-estiva di Novegro Giocattoli. Senza girarci intorno, da due diversi tavoli, sono spariti due giocattoli di latta. Ma l'aggravante non è determinata dal fatto che i proprietari abbiano ritenuto opportuno di non vigilare a dovere i loro tesori, forse anche assentandosi saltuariamente, per come mi è stato riferito. La cosa grave è che gli oggetti in questione siano grandi ed appariscenti, oltre che di pregio e quindi di un ordine economico che può solo fare arrabbiare, quando non disperare, i proprietari.
A prescindere adesso dal volere dar aggettivi a chi abbia compiuto i gesti in questione, che hanno anche l'aspetto di una matrice comune, desidero ricostruire, fantasiosamente ed in modo del tutto ipotetico, quello che sia successo subito dopo questi atti scellerati, nell'incuranza più generale di quanti erano intorno.
L'omarino Michele (nome di fantasia, come poteva essere Ugo o Domenico) con il cuore a mille otteneva dal suo comportamento la corretta alchimia chimica che dona soddisfazione per qualche secondo. Per tutto il tempo della camminata è inizialmente sereno ed avvolto da un coro di angeli, è calmo e misurato, se qualcuno gli volgesse lo sguardo vorrebbe anche restituire un sorriso misto di complicità ed approvazione, ma non lo fa per non destar sospetti. Poi un colpo di tosse lo raggiunge alle spalle e lo fa repentinamente accelerare, l'adrenalina incipiente fa il resto ed aumenta la reattività sino a tramutarlo in un corridore centometrista. Mentre il signor Ugo (altro nome di fantasia, potevo chiamarlo anche Ivo o Carlo), la persona che ha espulso aria dai polmoni per mera coincidenza, riprende a dialogare con l'amico commerciante di Politoys, disquisendo sulla bellezza della indeformabilità della prima serie ad assali rigidi, rispetto ad una seconda serie a molle, che nel tempo acquista troppa elasticità, il nostro ipotetico Michele ha già raggiunto la pace dei sensi dentro la propria Euro 4 Benzina che gli consentirà di delinquere ancora sino al primo ottobre del 2028, ma soprattutto di tornare a casa.
Immaginiamolo già a casa. Da solo a guardare la sua vetrinetta posta all'ingresso di casa. Lo ha atteso, Vladimir, un cane rachitico che, oltre a somigliargli, perde il pelo per via di una demodicosi non diagnosticata, perchè non genera prurito nel povero animale immunodepresso, che si scaraventa sul sacco del maltolto e vi urina sopra per una copiosa incontinenza determinata solo dall'attesa e non da manifestazioni di sentimento positivo per il proprio padrone, nei cui confronti nutre una modesta sopportazione da coinquilino. Michele si rimette in pigiama, mette solo la parte inferiore quella con il buco sul ginocchio, resta in canottiera, sudata ed appicicaticcia. Completa la deglutizione di un toast freddo con mezza sottiletta e si da delle arie. Desideroso di chiamare l'amico a cui voler confidare dell'acquisizione di almeno uno dei due acquisti gratuiti che la mostra gli ha consentito di fare, conviene con se stesso, nel medesimo istante, che non ha amici a cui confidare questo gesto. Tace anche a se stesso la condizione di essere solo. Terribilmente solo. Finchè l'auto giocattolo di 52 cm, riprende vita con una riserva di carica, fuoriesce dal sacchetto madido di umori canini e si dirige verso la porta, nell'ultima manifestazione di dissenso e di allontanamento dal omarello Michele che, morso dal senso di colpa, si comincia a ferire con le lamiere dell'auto sino a restare esanime e riverso in terra.
La storia può andare avanti o finire qui. In fondo ci interessa più del cane Vladimir che del padrone.
Riprendendo le fila degli accadimenti certi, da ieri un tam tam tra amici collezionisti sta facendo il giro della nazione e si è sparsa voce circa l'evento compiuto dal fantomatico personaggio che ho deciso di mettere alla berlina solo per stigmatizzare che in questo mondo si può fare ancora quello che si vuole, ma che bisogna pigliarsi anche un po' di responsabilità e che tutti i nodi vengono al pettine. Se non si dovesse scoprire che il cleptomane a cui non do più un nome, poichè non è possibile sapere davvero chi sia stato, non sia nè collezionista, nè ladro abituale, quest'auto, una INGAP 2800 da corsa caratterizzata dal numero 5 e dai colori rosso, azzurro chiaro e crema, se balzasse fuori, dovrebbe essere restituita anche con pacco anonimo al Parco Esposizioni di Novegro per la riconsegna al legittimo proprietario. Chi la dovesse comprare si ritenga complice infelice.
PS: L'altra auto scomparsa è un'auto giapponese, ma non so altro circa colori e dimensioni.
17 maggio 2023. Indubbiamente mi piacciono molto le Metalgraf.
Questa è la versione media con scatola originale.
14 maggio 2023. Scoprite le differenze. La mia risposta in breve è: "C.1 C.6 C.10".
12 maggio 2023. Pubblico ancora una volta nel mio sito l'immagine di questo personaggio tanto amato in questa realizzazione su triciclo.
10 maggio 2023. Ciascun punto di vista è così intimo e personale da superare le epoche. Spesso riguarda anche cose così semplici, così insignificanti, da risultare inutile per la storia dell’uomo, forse anche perché la storia stessa è scritta dal vincitore di ogni antagonismo che decide cosa mantenere e cosa far dimenticare, prima di dimenticare egli stesso. La cultura è lo spazio dove tutto può essere messo in gioco al fine di vincere per l’umanità e non sull’umanità. L’astensione dall’espressione di una critica speculativa è la morte dell’umanità, perché si diviene servi delle sole esigenze primordiali che non portano a nessuna elevazione.
Non è quindi corretto pensare che il proprio punto di vista, come quello di qualsiasi altro, debba essere sempre prevalente, perché un vero spirito critico trova sempre opportunità di migliorie per tutti vantaggiose da ogni valutazione anche contraria. Non è utile perdere per strada molte sfumature che la biodiversità ci offre continuamente, così aggrappata alla vita. In tutto questo le creazioni dell’uomo risultano ancora più evanescenti perché nate per perire con chi le ha pensate e ne ha una visione d’insieme più profonda, che, senza il consenso del mercato, non può autoalimentarsi. La premura che dobbiamo sempre avere è di conservare qualsiasi espressione dell'uomo per le future generazioni. Tramandando ogni nostro sapere, anche il più futile.
20 aprile 2023. Desidero mostrare il modello Sport Maserati Aeropiccola in tutto il suo splendore e nella sua completezza, raggiunta da pochissimo tempo. Il ritrovamento risale invece a 6 mesi fa, grazie all'opera del bravissimo Alessandro. Ma per cominciare mostro l’immagine di come sia giunta a me questo modello. Appare subito evidente che qualche anomalia di pregio riguardi questo solo modello.
15 aprile 2023. Armato di poca volontà, sfogliavo una rivista fior di stampa risalente alla fine del 1950 (ultimo trimestre) da me acquistata chissà quanti anni fa, originariamente regalata al primo proprietario per via di un vistoso timbro OMAGGIO che troneggia nella pagina del sommario. Curiosamente l'editoriale di Paolo Sanguineti si intitolava "...e pace in terra agli uomini di buona volontà". Non ho certo comprato questa rivista per i contenuti retorici ed etici espressi nelle pagine 9 e 10 che avevano il fine di predisporre agli auguri del nuovo anno, non senza rimanere attuali sotto moltissimi aspetti; alla fine della lettura ho potuto anzi rivalutare la comodità di essere, in questo sabato pomeriggio, poco incline a far qualsiasi cosa; dato quanto poteva riguardare chi troppo si adopera per l'altrui pace...
Armato perciò della sola volontà di condivisione, segnalo la rivista trimestrale TORINO MOTORI, per due pagine in cartoncino di maggior grammatura rispetto a tutte le altre pagine della rivista. In una di esse sono presenti 3 calendarietti del 1951 pieghevoli, da ritagliare, stracolmi di loghi di aziende dell'industria automobilistica (ultima foto a destra). Nell'ultima pagina cartonata, che precede l'ultima di copertina, una vera chicca! Un bellissimo furgone leggero giocattolo (foto al centro) da ritagliare ed incollare "Per i bambini dai 4 a 72 anni!", così come scritto in modo evidente. Questo ultimo consiglio sono certo che andrà disatteso almeno da un amico collezionista che ha superato questa soglia, ma che si è appena fornito di un nuovo garage in latta, abbastanza capiente, che all'epoca della produzione costava ben 70 franchi.
7 aprile 2023. Mi andrebbe di inaugurare una nuova pagina dal titolo "L'angolo del presepe napoletano", laddove questa definizione intende inglobare la rappresentazione della natività di un nuovo giocattolo di latta mai visto prima d'ora dai collezionisti italiani del marchio.
Un venditore di Sant'Antimo sul sito d'aste EBAY ha posto in vendita con questo titolo "Rarissima Auto da corsa ingap padova anni 30" un giocattolo realizzato in Inghilterra dalla MARX ed artatamente italianizzato con l'apposizione di un pilota in composizione (smodatamente sproporzionato, perchè più alto di quanto dovrebbe essere in rapporto al modello) ai modi dell'industria italiana di Confalonieri. Ispirandosi però, almeno per una parte, al pilota della Ferrari da corsa della MLB, non perciò ai Confalonieri usati per Ingap. Dando così una nuova natalità, con falsa attribuzione, ad un giocattolo dai tratti non italiani.
La cattiveria del falsario, che sia il venditore in prima persona, quanto non piuttosto un diverso soggetto che ne abbia commissionato la vendita, è stata pesante nell'aver applicato sul fondo una scritta posticcia "ART. N.1600 INGAP Padova". Questo eccesso andava punito con una corretta informazione. Ma cosa dovrei aggiungere più di quanto ho detto?
Non pubblico la foto perchè l'oggetto è proprio brutto, ma conserverò le immagini a perenne ricordo.
6 aprile 2023. La seconda asta di giocattoli di Torino ha dato molto spazio ai commercianti. Parecchi gli oggetti strappati via a prezzi davvero modesti rispetto agli alti valori ottenuti da oggetti meno importanti. Non ho comprato perchè li ho già tutti, ma disturba vederli andar via a cifre anche quattro volte inferiori ai prezzi di vendita di pochi anni fa. Ovviamente sono punti di vista personali. I professionisti dell'acqusito non sono però potuti arrivare ad acquisire generi intramontabili come sono gli scooter giocattolo che hanno raggiunto l'interesse degli osservatori non italiani, acquirenti riverenti, entusiasti e dotati di moneta sonante.
19 marzo 2023. E' stata una settimana frenetica... tutta di corsa.
14 marzo 2023. Ho perso un quarto del mio giudizio.
2 marzo 2023. Non abusare della mia bontà.
21 febbraio 2023. NESSUNA FEDE, NESSUNA FORTUNA. E' UNA QUESTIONE DI RAGIONE CHE VA PAGATA CON L'OBOLO, NON CON L'OBICE.
Nel giorno del nuovo discorso che porta al regresso più drammatico.
20 febbraio 2023.Sulla mia pagina Facebook scrivo raramente, perchè preferisco sempre affidarmi al sottile filo che lega i miei pensieri sul BLOG. Di tanto in tanto ricopio alcuni pezzi vecchi che provengono da queste pagine, poi me ne pento, ma ormai il danno è fatto; di recente mi sono anche passato il lusso di non scrivere niente e di condividere un post con un pensiero di una collezionista veneziana che riesce a solleticare la mia curiosità con argomenti che non sempre ho bene approfondito.
Ho condiviso perciò con piacere il post in cui Patrizia Bonato, attenta nell'analisi a tutto tondo sul mondo dei giocattoli, ha riportato un ricordo infantile della scienziata Rita Levi Montalcini. Ripensando al testo, ritrovato nell'interezza ho capito che, a parte lo spunto, il gioco in latta poteva essere diverso da quello concettualizzato.
Penso che la Montalcini avesse un ricordo di massima del giocattolo e sia andata a tentoni nella ricostruzione del suo ricordo di terrore. E' solo una supposizione, ma credo che il personaggio che tanto le creò imbarazzo ed individuato nella coppia "Walking down Broadway" da parte della Bonato, potesse essere in realtà il "Ferdinand Le Noceur", più noto come lo "Heavy Swell" della Lehmann. Realizzato tra il 1904 ed il 1918.
12 febbraio 2023. Spiegatemi cosa si intende per "vincere insieme al mondo libero". Spiegatemi se in questa frase sia insito un paradosso di Russel.
11 febbraio 2023. In pieno coprifuoco dentro casa con il solo imperativo di tenere spento anche il led della TV. Non è una questione di economia da bolletta troppo cara. E' voglia di avvolgersi solo delle proprie sicurezze. Mi permetto di assecondare tutti i miei pregiudizi come forma di autodifesa dal paese dei fiori. Mi dispiace solo di aver perso così i DEPECHE MODE. Questo è il mio unico vero rimpianto. Aggiungo che non metteranno fiori nei cannoni verso l'una ed un quarto e quello che si profila è veramente spaventoso per un comune mortale.
Per associazione di idee, ma anche per avere letto ieri un articolo interessante sulla storia dell'Ansaldo ed il suo rapporto con le guerra e le commesse che ne derivavano, desidero approcciarmi al senso comune per prenderne le distanze. Cercando di allontanarmi da quella bieca propaganda che sta bruciando tutti i cervelli e che ha voluto che la manifestazione sanremese divenisse la migliore kermesse che un italiano possa aspettarsi, dove interviene il Capo dello Stato mentre si ascolta un inno nazionale che sembra sponsorizzazione del primo partito d'Italia sin dalle prime parole ma che, cantato con poca convinzione dal Morandi nazionale, riallinea gli equilibri delle opposte fazioni (non avendo ascoltato quanto successo, mi affido alla lucida ed implacabile perfidia di Gianluca Nicoletti che così si è espresso qualche giorno fa in merito).
Sfatare gli "umarell" è compito ben svolto da questo grande giornalista. Sfatare una grande azienda ed il proprio mito, avvicina anche le grandi imprese a ciò che sono innanzitutto, gruppi di anziani che devono comandare sino alla fine della loro esistenza. "Umarell" con responsabilità, di cui, non tutte, non sempre sono al corrente di dovere rispondere. Tra queste, anche, quelle che vanno riconsegnate alla storia. Mi limito perciò a riportare quanto appreso dalla recente lettura, riguardo alla Gio. Ansaldo ed al mito (sfatiamolo dunque!) che, già dalla prima guerra mondiale, fosse una grande partner dell'esercito italiano e dello Stato, in quanto azienda primaria. Vero è che, da un lato, avesse introdotto sul proprio marchio a rombo due cannoni trasversali che avevano il fine di fortificare un marchio che lavorava per l'industria bellica. Falso assolutamente è che fosse primaria in queste sue aspettative, disattese dalle grandi commesse a cui non partecipò o, se lo fece, nella misura di esecutrice di disegni e progetti che provenivano dall'esercito, quindi senza alcuna autorialità progettuale che la ponesse nel gotha dei grandi costruttori. Le auto stesse, di cui io possiedo un paio di esemplari, una 4H ed una tipo 4F, erano già piuttosto obsolete rispetto alle omologhe ALFA ROMEO e LANCIA, per fare due esempi che confermano come la prima non riuscì a superare il crinale della metà degli anni '40.
9 febbraio 2023. L'allerta rossa ed il vento davvero impertinente mi impongono di stare a casa. Come passare meglio la giornata odierna e la prossima , se non facendo ordine? Ho coì potuto constatare che spesso i nuovi arrivati, mi riferisco agli ultimi acquisti in ordine di tempo, a volte non aiutano a vedere quante cose belle si siano già acquistate prima. Non necessitavano nuove compagnie. Per questo mi sono messo ad asciugare i contenuti delle vetrine, a limitarne la saturazione, a togliere un bel po' di inutili orpelli ripetitivi. Ne è venuto fuori un bel lavoro.
Poi da due diversi punti della stessa stanza... una associazione ovvia che era sfuggita anche solo al ricordo di possedere questi due oggetti, diversi per grandezza, uguali per appartenenza: un badge annuale che andava esposto sul mezzo a due ruote che ha la stessa foggia dell'insegna del club di appartenenza che andava invece appeso a parete. Entrambi in ottime condizioni di conservazione raffigurano Mari e Monti(L'acqua sembra increspata, i monti sembrano scossi. La colpa di questa osservazione dipende solo dalla suggestione del vento che intanto che scrivo si fa più aggressivo). L'insegna grande è stata realizzata da Paccagnini. La piccola targhetta... un amore di miniatura, resta ignota, ma potrebbe essere dello stesso produttore.
2 febbraio 2023. WIKIPEDIA ha bisogno di qualche aggiornamento a proposito di CARDINI.
In breve ho aggiunto questi riferimenti, lasciando intoccate alcuen informazioni: "I prodotti venivano venduti in scatole di cartone, che erano parte integrante del giocattolo, rappresentandone i fondali o gli edifici necessari per completare il gioco. La Cardini affidò il compito di eseguire le illustrazioni per le scatole ad Attilio Mussino, disegnatore del Corriere dei Piccoli. Proprio sul Corrierino la Cardini era molto attiva con pubblicità mirate al pubblico giovane e ispirate allo stile americano. Per molto tempo si è detto che l'azienda produsse soltanto tredici modelli che spaziavano da locomotive a dirigibili, automobili, tram, giostre, navi e aeroplani. Tale affermazione scaturiva dalle pubblicità delle riviste, uniche fonti d'immagini ed informazione. Da vent'anni a questa parte, nel secondo millennio, sono però state trovati esemplari di giocattoli in latta che non si possono ricondurre alle sole pubblicità cartacee. La capacità di raccolta dei collezionisti ha così dimostrato una attività più completa di questa azienda, grazie sicuramente alla qualità dei dettagli e dei disegni delle litografie di primissimo livello, che invogliò aziende pubblicitarie come PERUGINA, ARRIGONI ed altre a far realizzare ulteriori produzioni tra cui si annoverano oggetti delle dimensioni più svariate, da una piccola trottolina di pochi centimetri sino ad una locomotiva che funge da scatola, dalle grandissimi dimensioni. Alla fine degli anni venti la Cardini fu colpita dalla crisi economica e chiuse i battenti. Aveva da poco realizzato una berlina a 6 luci, della medesima grandezza degli altri giocattoli della prima produzione, con personaggi litografati sui finestrini, ma che non risulta mai essere stata reclamizzata. Esistono inoltre testimonianze di giocattoli prodotti da ex dipendenti con i resti della produzione; in particolare si conoscono esemplari di giostre in alluminio con 4 "libellule" o con 4 cavalli. Lo stabilimento venne acquistato dalla Carello S.p.A. di Torino che la riconvertì alla produzione di accessori per il fiorente mercato automobilistico.""
Ed ancora: "Per "collezione" si intende in senso storico, l'insieme dei tredici esemplari più noti, prodotti dalla Cardini. Una delle più belle storie relative al reperimento appartiene alla collezione conservata presso il Museo del giocattolo e del bambino di Santo Stefano Lodigiano che la espone al pubblico. Esistono, in collezioni private, varianti e pezzi meno noti, prodotti da questa prestigiosa azienda, non riconducibili alle pubblicità cartacee. Sono anch'essi preziosi oggetti da collezione, pur non rientrando nella ormai obsoleta informazione che la produzione di Cardini si fermi a tredici esemplari. I modelli che furono realizzati con la predisposizione di una scatola gioco sono i seguenti:"
Giostra con aeroplano S.13
Giostra volante con baraccone (o delle Libellule)
Giostra con Dirigibili e Hangar
Corsa dei cavalli con tribune e pista
Auto Limousine 509
Auto Torpedo 50HP
Auto da Corsa
Camion 18BL
Tram Elettrico con rimessa
Locomotiva Gruppo 690 con tunnel
Motonave con porto
Cucina a gas
L'unico modello dei 13, pubblicizzato sul Corriere dei Piccoli, e su poche altre riviste dell'epoca, a non essere mai stato dotato di scatola gioco è il seguente:
Autobus con volante di guida
Di questo autobus esiste anche una versione piccola pubblicitaria della Perugina in due colorazioni: giallo, rosso.Nelle pubblicità d'epoca si fa cenno anche alle Auto Berlina Fiat Tipo Piccolo, senza mostrare immagini. Di esse, ad oggi, sono note almeno 7 diverse varianti pubblicitarie.
26 gennaio 2023. Interessante il trend dei risultati di Aste Finarte che si avventura nella vendita dei giocattoli di latta per la prima volta. Si cerca di dare slancio alla tematica dei giocattoli. Ci può stare! Anche se... ritengo un po' troppo perentoria la proclamazione che si trattasse di due importanti collezioni riunite in unica vendita. Molti giocattoli comuni, facili da trovare anche sulle bancarelle dei mercatini domenicali, non giustifica quello che ho visto proporre. In tal senso inoltre, non avrei scommesso sulla riuscita finale, perchè davvero molto basso il livello di ciò che era stato proposto. I pezzi più apprezzati dai risultati: con l'art.76 una italianissima MOVO SPRINT Ferrari 500 con motore a scoppio; segue a diverse lunghezze di distanza, con l'art.55, la Cisterna 1101 STANDARD OIL della tedesca MARKLIN. Il terzo miglior risultato è stato ottenuto dalla AUTO UNION con pilota, presentata con l'art.72. Battuta ad un prezzo sorprendentemente alto data l'assenza di patina d'epoca, se mi è concesso esprimermi con questa eufemistica espressione, che ne giustifichi l'avvenuta vendita. Era una insidia nascosta che ha prodotto un bel risultato per chi ha avuto il coraggio di proporla.
11 gennaio 2023. L'anticristo. Il commerciante di cenci che non disdegnava la raccolta di metalli usati. Quanti ne avrà portati alla riconversione distogliendoli alla ricerca ed alla conservazione? Figlio ingrato... (fu Giov.)
7 gennaio 2023. Spia del freno a mano inserito ad libitum. Che sia un ultimo definitivo segnale?
6 gennaio 2023. Quindi... per scorgere una prima edizione del racconto di Pietro il coniglio, con certezza assoluta, occorre andare a pagina 51 e trovare WEPT in luogo di SHED prima delle grandi lacrime. La vita dei conigli è adesso meno piena di misteri!
2 gennaio 2023. "Pur non perdendo i sensi, fluttuava nel cielo notturno. Alla fine ha ripreso conoscenza ed ha continuato a giocare."
1 gennaio 2023. Anno nuovo! Solita vita nuova! Nell'immagine qui sotto sono visibili due giostre russe ad altalena: le Russian Swings. L'unica differenza tra la swing americana e la swing russa è quanto in alto fai oscillare il kettlebell, o ghiaria, o contrappeso. Nella giostra americana con kettlebell, finisci il movimento con il kettlebell sopra la testa, puntato verso il cielo. Se hai a che fare con una swing russa con kettlebell, il movimento si fermerà da qualche parte intorno all'altezza del petto.
Per chi avesse voglia di rileggere quanto scritto negli ultimi anni, è pregato di cliccare sui rispettivi link