SOLUZIONE AL QUIZ DEL 3 NOVEMBRE 2013.

La scritta che chiedevo di comprendere, letta da destra a sinistra, dice: "BESTEMMIE E TURPILOQUIO".

Si tratta del retro della tabella in latta litografata il cui integrale contenuto (che si vede, nell'interezza, nella foto in basso) reca un motto, un monito che vale ancora oggi. Come potete notare la parte in rilievo, evidenzia due comportamenti negativi, abietti e da evitare. L'occhio va a finire  sempre al centro dell'immagine. Non è un inno al cattivo e sconveniente comportamento, anzi al contrario...

 

 

 

La lega generale italiana contro la bestemmia e il turpiloquio fece realizzare, nei primi del novecento, dallo stab. ALBERICI E C. di Torino  questa scritta... Il monito è scritto su tre righe. Analizziamole...

Nella prima riga l'autorevolezza del comando "Non lordare il Tuo labbro con" è suffragata da due logo, identici, che recano la dicitura per intero del realizzatore: 'Lega generale italiana contro la bestemmia e il turpiloquio'.

Nella seconda riga è evidenziato in grassetto, ma soprattutto in rilievo sulla latta, l'oggetto dell'ordine: "BESTEMMIE e TURPILOQUIO".

Nella terza ed ultima riga, la condizione ipotetica negativa che peggiorerebbe ancora di più la posizione dell'incivile comportamento: "Se non vuoi disonorarti". 

 

Questo è il punto che mi fa più sorridere, amaramente...

La contemporaneità, a mio avviso, non darebbe più grande attenzione al disonore. Quindi non è tanto la premessa, quanto la conseguenza ad essere debole. Lordarsi il labbro con le bestemmie o con i turpiloqui è palese, assolutamente palese.  D'altro canto, in diritto, il turpiloquio, è un illecito amministrativo, ormai depenalizzato con legge 25 giugno 1999, n.205 con una  sanzione amministrativa di appena 300 euro.

 

Come spesso avviene negli oggetti recuperati dal passato, quanto si apprende è 'romantico'.

 

Chi non avrà la mia stessa  posizione in queste considerazioni, probabilmente avrà un senso dell'onore più spiccato e  sentirà ancora attuale il monito che reca questa tabella.  Non è ad essi che ho rivolto l'attenzione, ma a chi ne resterà esente.

 

   

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